Come promuovere un podcast sui social media (e non solo)

Il podcast può essere una scelta di Content Marketing interessante, un’opportunità da prendere seriamente in considerazione se si sposa bene con il tuo business.

Ad esempio, un po’ di tempo fa la casa editrice Iperborea (quella che stampa i “libri stretti” di autori e autrici del Nord Europa, in genere) ha lanciato un podcast dal nome “Per antiche strade” per promuovere l’omonimo libro di Mathijs Deen. “Promuovere”, certo, ma offrendo un contenuto ben lontano dall’essere markettaro.

Promuovere un podcast sui social media (in modo organico)

Lasciando per un attimo da parte il discorso “sponsorizzate” (che meriterebbe un articolo a parte), qual è il modo migliore per iniziare a promuovere il tuo podcast sui social media?

Ecco qualche dritta, giusto per cominciare a farsi le domande giuste:

  • Cerca di capire di quali social hai più bisogno
    Non sei costrettǝ ad aprire Facebook, Instagram, Twitter, LinkedIn, TikTok e compagnia bella come se ti trovassi di fronte a un “o tutto o niente”: ogni social funziona a modo suo e per questo difficilmente ti servirà aprirli tutti. Pensa a chi vorresti che ascolti il tuo podcast: millennials? Generazione Z? Altro? Sarà un podcast con un’atmosfera colloquiale o con un’impostazione formale? Trova i social che si adattano maggiormente alle tue esigenze (può anche essere uno solo!).

  • Fai attenzione all’impatto visivo
    Certo, il podcast è un contenuto audio, ma sui social gli occhi vogliono la loro parte! Ogni podcast ha la propria immagine di copertina, che trasmette un certo mood attraverso l’uso dei colori, il font del titolo, ecc… Assicurati di studiarla per bene (o di commissionarla ad unǝ professionista) e da lì pensa ad un kit di immagini, icone e quant’altro per portare avanti anche l’aspetto grafico dei tuoi social. Ad esempio, se scegli una determinata coppia di colori, assicurati di usare sempre quelli.
    Uno studio minimo della copertina è importante: è la prima cosa a cui l’utente fa caso, ancor prima di cliccare su “play” e ascoltare la prima puntata!

  • Crea un piano editoriale
    Cosa pubblicherai sui social, a parte gli aggiornamenti sulle nuove puntate del tuo podcast? Pensa a quali contenuti “di accompagnamento” potresti pubblicare, magari divisi in rubriche (citazioni dal podcast, presentazione degli ospiti, dietro le quinte, pillole per continuare ad approfondire l’argomento del podcast, ecc…).
    Lo scopo di questi contenuti è duplice: completare l’esperienza di chi ti ascolta (offrendo contenuti di vario tipo, complementari alle puntate) e incuriosire chi non ha ancora iniziato ad ascoltarti.

  • Cerca l’interazione con l’utente
    Questo è un concetto che spesso sfugge: se si aprono i social, non è solo per aprire una vetrina su quello che si fa ma anche (e soprattutto) per interagire con il tuo pubblico. Che senso ha pubblicare contenuti stratosferici, se non c’è engagement? Per facilitare questa interazione, ad esempio le stories di Instagram sono l’ideale: ci sono anche determinati sticker, come “Domande” e “Tocca a te”, che rendono più semplice e immediata l’interazione.

  • Ricorda un paio di cose banali, ma importanti
    Potrà sembrare un’azione monotona, ma è bene ricordare con costanza su quali piattaforme è possibile ascoltare il tuo podcast: per te sarà anche scontato, ma non per un utente che capita sul tuo profilo social per la prima volta!
    Un’altra azione non scontata da fare ogni tanto è invitare le persone a seguire il podcast sulla piattaforma che usano (ad esempio, su Spotify il pulsante “Segui”), in modo che possano ricevere una notifica quando viene pubblicata una nuova puntata. So che sembrano cose banali ma, proprio perché lo sono, non si dovrebbe dimenticare di farle! (questo è un promemoria anche per me stessa)

  • Non solo social
    Ricorda che hai tanti strumenti a disposizione per diffondere il tuo podcast, oltre ai social: puoi valutare di pubblicare le puntate su Youtube (soprattutto nel caso in cui il podcast possa essere interessante da vedere, come succede con Muschio Selvaggio e Breaking Italy Podcast) o aprire un account Patreon, che ti permetterebbe anche di essere sostenuto dai tuoi fan. Patreon, in effetti, è più utile non per diffondere il tuo podcast, ma per mantenerlo, oltre che per creare una relazione più stretta con i tuoi follower più fedeli.

Qualche esempio di esperienza personale

Podcast Povero, di Mecenate Povero

La mia prima esperienza con un podcast è stata Podcast Povero, il podcast che curiamo io e Marco La Fratta all’interno di Mecenate Povero, il nostro progetto dedicato al fumetto autoprodotto. Quando lanciammo quella che ora chiamiamo “Stagione Zero”, né io né Marco avevamo esperienza su come si fanno i podcast, tant’è che abbiamo iniziato con dei video su Youtube dove però ad accompagnare l’audio c’era solo un’immagine di copertina, e non un video effettivo da vedere.

In seguito abbiamo cominciato una collaborazione con Querty, piattaforma di podcast italiani che ci ha permesso di “tecnicizzarci” (soprattutto grazie a uno dei suoi fondatori, Matteo Scandolin). A quel punto il podcast è diventato uno dei contenuti principali di Mecenate Povero, tanto che dalle puntate ci piace “derivare” una serie di mini-contenuti (a volte nemmeno tanto “mini”) che completano le puntate con approfondimenti, recensioni e consigli di lettura.

Anche se il tema principale è sempre lo stesso (il fumetto autoprodotto), ogni stagione è caratterizzata da un argomento diverso. Per questo motivo la cover cambia di stagione in stagione, ma questo è un caso particolare: il mio consiglio è quella di non sostituirla così spesso, anche perché è il principale punto di riferimento “visivo” di chi ti segue.

Questa è la pagina che il sito di Mecenate Povero dedica a Podcast Povero (le stesse grafiche che vedete lì vengono pubblicate anche su Facebook e Instagram).

In Viaggio col Tè, di Marco La Fratta (in collaborazione con La Teiera Eclettica)

In Viaggio col Tè è un podcast dedicato al mondo del tè e alle sue tradizioni, in cui in ogni puntata viene degustato un tè diverso. Io in particolare mi occupo soprattutto di copy e di consulenza social.

Per questo podcast Marco ha deciso di coinvolgere Barbara Sighieri di La Teiera Eclettica, una delle migliori sale da tè di Milano. Un aspetto molto positivo di questo progetto è che Barbara ha subito compreso che il podcast non deve essere uno “spottone” della sua sala da tè, ma un contenuto valido che possa fornire informazioni e spunti preziosi per ogni appassionatǝ di tè.

Fiore all’occhiello di In Viaggio col Tè è sicuramente la cover, per la quale Marco ha chiamato un’illustratrice professionista: Ariel Vittori, che si è occupata anche degli altri elementi grafici visibili nel feed Instagram. Marco aveva in mente un mood ben preciso e ha deciso di affidarsi alle competenze di una professionista, che è riuscita a renderlo realtà.

In Viaggio col Tè ha un piano editoriale preciso, che io e Marco abbiamo studiato insieme in modo da proporre delle rubriche che completassero l’esperienza di chi ascolta il podcast: dietro le quinte, “identikit” sui tè degustati, un “glossario” aggiornato con nuovi vocaboli, ecc…

Probabilmente tornerò a parlare di podcast in futuro! Nel frattempo iscriviti alla mia newsletter per non perderti nemmeno un aggiornamento: non è invasiva, ti verrà inviata solo una volta al mese!


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© Icona immagine di copertina: podcast by Larea from the Noun Project

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