Partiamo da qui:
SMM = Social Media Manager
(Avrei voluto che significasse qualcosa come “Sogni Magici Meravigliosi”, ma pazienza)
Dietro queste tre lettere si nasconde un mucchio di mansioni… ma andiamo con ordine.
Quello del Social Media Manager non è un lavoro che si improvvisa. Lo specifico perché ogni settimana spulcio annunci su Indeed e molti di questi cercano una segretaria che faccia anche da Social Media Manager.
La domanda è: perché?
In realtà il perché lo sappiamo tuttƎ. Che ci vuole a fare il Social Media Manager? È qualcosa che fai con la mano sinistra nei buchi delle tue giornate lavorative, quando non hai niente di meglio da fare. È anche una cosa divertente da fare, no? Così ti distrai un po’ dal tuo lavoro “vero”.
Questo è ciò che fanno credere annunci del genere. Anche se ormai dovrebbe esserci una certa consapevolezza sull’importanza del ruolo che hanno i Social Media Manager nell’ambito del digital marketing, molte delle mansioni legate ai social sono ancora viste come un “gioco da ragazzi”, con un significato duplice: sia come una roba semplice, sia come una roba che qualsiasi giovane mente sarebbe in grado di gestire.
Il Social Media Manager in realtà è una figura che richiede una solida formazione (o autoformazione) ed è un lavoro a sé stante, non il “compitino divertente” da affidare ad una persona che ha già un proprio ruolo all’interno dell’azienda… Per non parlare dei famosi “cugini”.
La figura del Social Media Manager (“SMM” per chi è pigro) non sempre è semplice da definire. Sarà che dietro questo termine si celano in realtà tanti ruoli che spesso confluiscono in una sola persona o in un ristretto numero di persone. Alcuni di questi ruoli possono essere:
- il Social Media Strategist: è la mente di tutta la strategia social, fissa gli obiettivi da raggiungere e decide in che modo farlo, attraverso un calendario editoriale.
- il Social Media Specialist: un sinonimo di Social Media Strategist (pare).
- il Social Media Marketer: idem.
- il Social Media Campaign Manager: si occupa delle sponsorizzazioni e delle campagne a breve e a lungo termine, gestendo il budget a disposizione.
- il Social Media Copywriter: scrive i testi dei singoli post, delle stories, delle campagne… insomma, tutto ciò che è “parole”.
- il Social Media Analyst: figura che analizza i dati provenienti dal traffico organico e a pagamento dei social di un business, realizzando periodicamente un report per evidenziare punti di forza e punti deboli della comunicazione.
- il Community Manager: è colui che interagisce con la community dei social e mira al coinvolgimento degli utenti, usando il corretto tone of voice e rimanendo coerente con i valori aziendali.
- il Grafico: si occupa della parte visuale dei post, realizzando grafiche, montando video, ecc…
Il Social Media Manager coordina tutte queste figure professionali e, spesso, occupa egli stesso uno o più di questi ruoli, specialmente nelle PMI e nelle agenzie con uno staff ridotto.
I 5 “NON” del SMM professionista
A molti piace improvvisarsi Social Media Manager, ma è abbastanza semplice smascherare quelli falsi. Se hai qualche dubbio su come dovrebbe agire un vero SMM, ecco una lista di comportamenti che NON dovrebbe fare:
- NON improvvisa la strategia da solo
Se lavorerai con un SMM, abituati al fatto che ti farà un sacco di domande. Sii paziente, è per il tuo bene: un SMM interessato è un SMM che ha a cuore il tuo business e ci tiene a fare un buon lavoro, in modo che siate allineati sugli obiettivi da raggiungere. - NON pubblica la prima cosa che gli viene in mente
Il bravo Social Media Manager prepara un calendario editoriale da seguire e rispettare (e far rispettare), studiato in base a fattori come lo studio della concorrenza, il target di riferimento, i valori dell’azienda, ecc… Di rado improvvisa qualcosa, a meno che non stia seguendo una strategia di live marketing. - NON fa copia-incolla dello stesso post su tutti i social
Ogni social è diverso, funziona in modo diverso e merita contenuti diversificati. Che senso ha pubblicare lo stesso post su Facebook, Instagram e LinkedIn? Ogni social ha la sua “etichetta” e il proprio focus: LinkedIn è più professionale e impostato nei toni, mentre su Instagram sono molti più interessanti i contenuti visivi… Esistono molti modi per esprimere lo stesso concetto in modo diverso e il SMM lo sa bene! - NON va “a sentimento”
Periodicamente il Social Media Manager monitora i dati dei tuoi canali social per sottolineare i punti in cui la comunicazione è stata poco o molto efficacie, evidenziando quali contenuti sono andati meglio e quali invece vanno migliorati, se non sostituiti. Il vero SMM trova quindi delle motivazioni per modificare la strategia da attuare sui social. - NON ignora i commenti negativi
Non è semplice rispondere ad utenti “criticoni” e magari pure maleducati. Il Social Media Manager per fortuna sa che non bisogna rispondere “di pancia” ma fare un profondo respiro, prendersi un momento zen e trovare la risposta migliore anche al peggiore dei commenti.
Hai bisogno di un Social Media Manager che ti faccia anche da copywriter e magari anche da grafico?
Che fortuna! Credo proprio di conoscerne uno…
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