Organizzare un festival: cosa ho imparato dopo BOMBETTA!

Ok, BOMBETTA! è stato un piccolo successo… Ma cosa ho imparato su come si organizza un festival?

È passato un mese esatto da BOMBETTA!, la prima edizione del festival di fumetti autoprodotti (e non solo!) che io e Marco, come Mecenate Povero, abbiamo organizzato insieme a Davide Passoni e al Bloom di Mezzago.

Durante la prima settimana di post-festival ho lentamente realizzato che sì, il festival ce lo siamo portati a casa e tuttз ne sono uscitз davvero soddisfattз: ospiti, staff, visitatori e visitatrici… C’è stato proprio un bel clima di festa (anche perché, dopo mesi di nulla, questa è stata praticamente la prima occasione per moltз fumettistз di vedersi dal vivo, anche per la prima volta) e, anche in caso di critiche, queste sono state super costruttive e ne stiamo tenendo conto per organizzare la seconda edizione (sì, la seconda edizione SI FARÀ e ci stiamo già un po’ pensando, con calma).

Era la prima volta che io e Marco ci ritrovavamo ad organizzare un festival e di cose ne abbiamo imparate…

1. Non essere da solǝ e poter contare su altre persone è fondamentale.

2. Per quanto tu possa essere precisǝ, ci sarà sempre un imprevisto dell’ultimo momento che farà crollare il “castello di carte”…

… Un imprevisto che non dipende da te e quindi colpevolizzarsi non serve a nulla. Per fortuna ogni cosa si può aggiustare!

3. Ogni minimo dettaglio del festival è scontato per chi organizza, ma non per le altre persone!

Per questo è meglio ripetere 100 volte le stesse cose (orari, luogo, green pass, programma della giornata, ecc…) su tutti i canali che si hanno a disposizione. Senza essere troppo martellanti, certo… Bisogna trovare il giusto equilibrio.

4. Se è possibile, prepararsi a qualsiasi tipo di emergenza meteo…

… dal diluvio universale al sole spacca-pietre (noi eravamo prontз alla pioggia, grazie al Bloom, ma il 12 settembre non ci aspettavamo il sole di metà agosto…).

5. Non affidarsi solo al web per comunicare l’evento.

Una mirata comunicazione offline “territoriale”, più tradizionale, è importante. Certo, bisogna conoscere quali sono i luoghi strategici…

6. Non mandare troppo in anticipo il comunicato stampa, altrimenti portali, siti, riviste e quant’altro non ti considereranno.

7. Pubblicare il programma ufficiale e preciso del festival abbastanza a ridosso data, per non stare a correggere e avvertire dei cambiamenti 100 volte.

8. Spesso gli/le influencer sono più efficaci dei siti di divulgazione: basta contattare le persone giuste.

9. Durante il festival, mettere a disposizione una versione cartacea del programma OVUNQUE…

… sia come locandina appesa in giro che come flyer da distribuire.

10. Il cibo gratis piace a tuttз.

Ultimo punto, ma non per questo meno importante.

E niente, questo è quello che ho imparato su come organizzare un festival senza sapere organizzare un festival. Ogni tanto tornerò su questi 10 punti, mentre con gli altri si penserà alla seconda edizione di BOMBETTA!… #staytuned!

Rimani aggiornato con altri contenuti che riguardano la comunicazione digitale, il content marketing, il copywriting e… i fumetti! Iscriviti alla newsletter:

Leggi anche:


Questo blog fa uso di schwa (ǝ – з)
© Icona immagine di copertina: festival by tulpahn from the Noun Project

Leave a Reply